4 luglio 1776
"Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami
politici che lo hanno stretto a un altro popolo e assuma tra le potenze della terra lo
stato di potenza separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura
gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel
popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.
Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono
creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi
diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire
questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal
consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a
negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo
governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al
popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.
Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni
futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli
uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finchè siano
sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma
quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire
lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro
diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla
loro sicurezza per l'avvenire..."
Thomas Jefferson,
John Adams, Benjamin Franklin, Robert R. Livingston e Roger Shermanpolitici che lo hanno stretto a un altro popolo e assuma tra le potenze della terra lo
stato di potenza separata e uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura
gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel
popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione.
Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono
creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi
diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire
questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal
consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a
negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo
governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al
popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.
Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni
futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli
uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finchè siano
sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma
quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire
lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro
diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla
loro sicurezza per l'avvenire..."
Thomas Jefferson,
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